nel GEKO Magazine n°45 avevo descritto un Mini Loop Attivo per le HF che come tutte le antenne attive sono utilizzabili sono in ricezione, vedi articolo https://www.mountainqrp.it/ wp/un-trattato-sulle-antenne-corte-ed-in-particolare-su-quelle-attive/
Un RF Switch che possa dotare un qualsiasi apparato di due ingressi/uscita separati è indispensabile per poter utilizzare diverse apparecchiature ausiliarie, quali preamplificatori di antenna, piccoli lineari o Noise Eliminator.
In particolare per i nostri FT87 dove l’utilizzo della presa CAT non è cosa poi così immediata.
Questo sto per descrivervi ha lo scopo di poter dotare il nostro RTX di due ingressi separati di antenna, uno per la trasmissione ed uno per la ricezione.
Perché e quando serve ?
Per chi abita in una città o comunque in un luogo molto rumoroso come noise a radiofrequeza sente spesso la necessità di dotarsi di antenne più adatte per ricevere ma non altrettanto idonee ad irradiare nel modo migliore i nostri piccoli segnali. Per non parlare delle attenne attive, utilizzabili sono in ricezione, pena distruggerne immediatamente i componenti elettronici in esse contenuti.
Quello che vi propongo è l’ultima evoluzione di una lunga serie di esemplari da me costruiti negli anni ed utilizzati nei miei dispositivi quali preselettori HF, amplificatori lineari HF e VHF ed ultimo nell’X-Phase che adotta più o meno lo stesso schema, più semplice dei precedenti.
Esso funziona bene dai 2-3 watt emessi dall’FT 817 al centinaio di watt dell’apparato “di casa”. Ha la particolarità che, acceso, ha il suo relè di by-pass eccitato, sicché l’apparato ha l’antenna “di ricezione” collegata. Appena si presenta un minimo di radiofrequenza al suo ingresso essa viene raddrizzata, va ad interdire il transistor ed il relè che rappresenta il suo carico cade a riposo ed il
dispositivo non diventa altro che un “by-pass”, collegando quindi direttamente l’apparato all’antenna principale. Esso si comporta ovviamente nello stesso modo, ovvero come un collegamento diretto fra apparato ed antenna, nel caso che il dispositivo fosse spento.
Nello schema noterete la resistenza “Rx” che serve a limitare la corrente che scorre nella serie di diodi contrapposti deputati alla protezione dei componenti che seguono. Essa è dimensionata per poter accettare il centinaio di watt presenti al bocchettone di ingresso, nel caso che il dispositivo venga utilizzato in QRO, ma rende però critico il suo funzionamento in caso lo volessimo utilizzare in QRP, quindi con una minore tensione di RF al suo ingresso.
La scappatoia che mi sono inventato e che è tutt’ora utilizzata nel mio X.Phase è quella di impiegare al suo posto una micro-lampadina a 48 volt 0,02 A.
Perché una lampadina ad incandescenza ? Perché il tungsteno al suo interno presenta una resistenza molto ma molto più bassa quando esso è freddo o, comunque a basse temperature, piuttosto che quando è caldo. Ne consegue che utilizzando l’817, quindi QRP, all’ingresso del duplicatore si trova una resistenza molto più bassa dei 1500 ohm circa che sono presenti quando l’apparato “di casa” gli applica cento watt. Di conseguenza lo scambio del relè avviene sempre e senza titubanze anche operando in QRP
Nel momento dello scambio, per un brevissimo istante, c’è un guizzo di RF anche sul connettore di antenna di ricezione. Questa non produce danni se l’antenna è del tipo passivo, cioè non amplificata, ma nel caso fosse attiva essa potrebbe subire danni. Nelle mie realizzazioni il loro circuito di amplificazione è opportunamente protetto tramite diodi contrapposti.
Se vi ho convinto ora non vi resta altro che organizzarvi perché questo RF Switch vi sarà indispensabile per poter utilizzare una Loop Magnetica Attiva, del tipo “da casa” che è in grado di ridurre assai l’insopportabile disturbo che in 40 e 80 metri affligge molti di noi.