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L’amore per le VHF

La storia dell’MQC, come molti di voi sanno, inizia da “Radioavventura” che introdusse in Italia il concetto del WattxMiglio.

Ebbe un successo enorme, forse perché lanciò le attività in QRP in montagna fino ad allora poco praticate e anche per il termine “sota” fino ad allora assolutamente sconosciuto alla maggior parte dei radioamatori italiani. 

Molti OM vi aderirono con entusiasmo, fra cui io, e la quasi totalità di noi operavamo in 144 MHz SSB vuoi perché su questa gamma l’altitudine gioca un ruolo essenziale e sia per la facilità di poter utilizzare leggere antenne Yagi di dimensioni ridotte ed installabili con facilità.

IK2NBU, il fondatore, si prese commiato nel 2010 con una lunga amara lettera aperta che non so quanti di voi abbiano letta. (https://www.mountainqrp.it/wp/il-nostro-gruppo/mountain-qrp-story/)

L’MQC prese da lui il testimone ed iniziò il suo cammino, partendo appunto dal WxM, ma aggiungendo man mano Diplomi sempre diversi.

Questa diversificazione portò a due effetti: la diminuzione del concetto di competizione fra i partecipanti e la decrescita di interesse per le VHF in favore delle HF, sino alla situazione attuale.




Molti colleghi non fanno altro che ripetermi che così come il mondo cambia, cambia anche il mondo dei radioamatori.  Questo è vero, ma anche l’MQC ci ha messo la sua!

Notate come si operava in montagna al tempo di Radioavventura, tre anni prima che nascesse l’MQC, (https://www.mountainqrp.it/wp/quando-tutte-le-attivazioni-si-facevano-in-vhf/)

Solo VHF e potenze irrisorie.

Si è perso il concetto che le VHF, se affrontate con un minimo di preparazione, attrezzature ma soprattutto misurarsi con sé stessi e con il giusto agonismo può dare soddisfazioni pari, se non maggiori delle HF.  

Chi non ha conosciuto seriamente il mondo delle VHF non può saperlo e né tanto meno dissentire.

Ricordo il piacere e la soddisfazione che io provavo tanti decenni fa quando collegavo Malta in 144 MHz da casa, nei “net” serali che spesso si tenevano su tale banda in SSB, non in FM ….   “Occhio, che mi sembra di sentire Enrico 9H1CD sotto sotto …” e quando questo accadeva, iniziava un “net” allargato, fra “romani” e maltesi, e questo in due metri.

Sarà per questo che io ho affrontato Radioavventura, e quindi il WxM in MQC, con l’impegno e l’esperienza che la “gavetta” fatta in 144 mi aveva dato.

Non solo, ho sempre amato i contest VHF, imparando a sopravvivere alla presenza dei “big” in QRO che vi si possono sempre trovare. Occorre capire che non dipende solo da loro se il nostro 817 si satura e non ci permette l’ascolto qualche kHz più in là.  Il nostro amatissimo FT817 fa tutto e di più, ma poi anche lui si deve arrendere, Sta a noi imparare la tecnica di convivenza, non rinunciare in partenza e odiare i contest per via degli “sblateri” (termine CB, in inglese splatters).

Oggi, che il fisico non mi permette più di fare attività in portatile, ne soffro perché ho perso la possibilità di godere delle grandi soddisfazioni che i 144 MHz SSB mi hanno dato per decenni. 

Sta a voi avvicinarvi a questa splendida gamma e poi qualcuno, ne sono certo, se ne affezionerà al punto da non lasciarla più.

Roberto IK0BDO

Roberto IK0BDO
Author: Roberto IK0BDO

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