La nostra passione per le attività radioamatoriali in “portatile” ha come conseguenza diretta l’uscire di casa e quindi spostarsi in una posizione diversa da quella per la quale ci è stato rilasciato il nominativo di radioamatore, il “QTH di residenza”.
La normativa italiana, ma anche quella internazionale, prevede che nella chiamata e nel conseguen- te collegamento si debba specificare adeguatamente questa situazione. In altre parole, dobbiamo in- tegrare in qualche modo il nostro nominativo.
E’ opportuno richiamare la Raccomandazione C.E.P.T. T / R 61-01 aggiornamento di dicembre 2011 (per tutti “la CEPT”) relativa agli spostamenti dei radioamatori fra nazioni diverse nei Paesi sotto- scrittori. Nel documento è specificato che “quando il titolare della licenza trasmette nel paese visi- tato, deve usare il suo nominativo nazionale di chiamata, preceduto dal prefisso di chiamata del paese visitato… l’uso del prefisso del Paese visitato, quando possibile, va completato dalla call
area relativa….” Il prefisso e l’indicativo nazionale devono essere separati dal carattere “/” (tele- grafia) o dalla parola stroke (fonia)”. Dalle tabelle citate si vede che per l’Italia sono considerati tutti i prefissi con call area, sia della zone italiane-continentali che delle isole varie. il prefisso na- zionale dell’Italia è I.
Riguardo il “portatile” per come lo intendiamo noi vi sono delle linee guida emanate dall’A.R.I. fin dal 2006 per i propri associati. Esse pertanto, essendo appunto linee guida, non sono obbligo di leg- ge, bensì danno un indirizzo per il coordinamento.
Con riferimento alle nostre trasmissioni a bassa potenza (in QRP, prendendo a prestito il termine dal codice Q) si ascoltano nominativi con suffissi inventati, non legali secondo la normativa. Chiamare ed identificarsi come I3NJI/QRP solo per il fatto che si trasmette a bassa potenza è scorretto ed ille- gale: non esistono i suffissi “QRP” per il proprio nominativo. Personalmente in fonia, volendo indi- care la mia situazione a bassa potenza, uso la frase tipo “CQ da I3NJI/XX chiamata in QRP”. Se fosse in CW o RTTY si dovrebbe separare con spazio, ad esempio “CQ I3NJI/XX QRP AR”.
Ho scritto volutamente “/XX” perché si presenta la necessità di gestire l’indicazione di “portatile” in differenti situazioni geografiche.
Cito ancora le linee guida A.R.I.:
- se operiamo all’interno della nostra call-area o della nostra isola o della nostra Regione a Statuto Speciale posporremo la lettera P separata da una “/”. Si potrebbe anche ripetere la call-area dopo la “/”. Esempio se da residente veneto opero in portatile sempre in Veneto al- lora per me sarebbe I3NJI/3. Non è errato, ma viene definito come superfluo dalle linee gui- da A.R.I.: io personalmente lo preferisco al /P, e questo sempre in caso di QSO con stranieri (quindi /P solo in HF).
- Operando in call-area differente, allora la sua indicazione segue il “/”. Quindi se mi sposto nel vicino Trentino Alto Adige, faccio chiamata come I3NJI/IN3 (e spesso con i vari 3, I ed N metto in crisi molti nel ripetere il call così composto!)
- Vi è il caso di spostamento permanendo sempre in Italia, ma in una zona che oltre ad essere call-area diversa è anche un “Country DXCC” (la Sardegna). Ricordando che il concetto di Country è una regola della A.R.R.L. per il DXCC e quindi non deve essere condizionante per altre realtà, essendo un italiano in Italia io farei chiamata come I3NJI/IS0 (e non IS0/I3- NJI).
- In caso di operazioni da una differente Nazione (ad esempio per attivazioni DReS secondo i limiti del regolamento del diploma) si antepone il call del nuovo Country al proprio nomina- tivo e quindi ad esempio OE/I3NJI.
L’importante è che si abbandoni il suffisso /QRP: non esiste e non è ammesso.
Più in generale, con tutto quello che si ascolta (e a volte si fa noi stessi) on-the-air, non farebbe poi
tanto male una letta al volumetto “Etica e Procedure operative per il Radioamatore” di ON4WW e ON4UN con traduzione a cura di I1JQJ, IK1ADH, IK2QPO.
73! Vitaliano I3NJI
Volevo solo ribadire una cosa: chiamare o rispondere con un call tipo IK0BDO/P durante un Contest VHF & Up in Italia non solo è sbagliato secondo le decisioni prese durante i Convegni VHF &Up (leggi Convegno Romagna a Ravenna) ma crea soprattutto difficoltà nei corrispondenti, imbarazzati sul come registrare il vostro call. Quindi cerchiamo di attenerci a quanto Vitaliano ha sottolineato (ndr).