Mountain QRP Club: da dove veniamo
L’esperienza fatta in questi anni ci insegna che non molti, anzi pochissimi di coloro che si avvicinano al mondo della radio in montagna conoscono la sua storia, dalle origini di questo fenomeno, perché di fenomeno si può parlare, fino ai giorni nostri.
Non c’è modo migliore di iniziare se non riportare proprio la lettera di commiato che Arnaldo IK2NBU, colui che portò l’attività “SOTA” in Italia, inviò ai suoi Managers Regionali, affinché venisse divulgata a tutto il gruppo dei suoi fedeli amici radio attivatori.
LA LETTERA DI COMMIATO DI ARNALDO BOLLANI IK2NBU
UN CAMMINO INSIEME
SOTA ITALIA 2002-2010 “ UN CAMMINO INSIEME CHE FINISCE “ ?
I numeri parlano chiaro e senza tante sfumature in questo 2010 , la partecipazione alle attività QRP in portatile SOTA è scesa al minino storico. E’ come essere tornati all’inizio dell’Avventura quando un manipolo di Radioamatori appassionati iniziarono sulle montagne Bergamasche a praticare questo modo singolare di fare radio.
Era l’anno 2002 , la Lombardia ed il Sito di Radioavventura conducevano le danze, ogni domenica una cima nuova da attivare anche con il brutto tempo, tante piacevoli discussioni e la voglia di partecipare che pian piano si diffondeva in tutta Italia. Nel 2007 abbiamo raggiunto il picco massimo storico e sommando tutte le attività fatte SOTA in questi 8 anni , i radioamatori Italiani hanno collezionato ben oltre 1.100 attivazioni in quasi tutte le Regioni Italiane, ogni domenica c’erano in media 3 / 4 montagne attivate in QRP sia in VHF che HF, durante gli appuntamenti speciali come il QRP DAY e il Contest QRP Leonessa d’Italia organizzato da ARI Brescia, abbiamo attivato dalle 8 alle 12 montagne in contemporanea in tutta Italia.
Le ragioni del Successo:
Il bacino fecondo del SOTA Italia si è da sempre alimentato con due tipi di Radioamatori dominanti: l’alpinista amante della radio e il radioamatore amante della montagna. Una sottile ma importante differenza fra chi mette il gesto escursionistico al primo posto rispetto alla radio o viceversa.
A fare da formidabile collante fra le due tipologie di radio appassionati una sola cosa : il QRP !
Le modifiche fatte negli anni al regolamento del SOTA ITALIA e nel successivo Watt x Miglio, sono quindi, insieme alle differenze introdotte dai cugini Inglesi, una diretta conseguenza della strenua difesa dei valori radiotecnici e della passione dei diretti interessati che partecipano al gioco : Gli attivatori SOTA.
Questo è il motivo per cui il SOTA ha avuto successo in Italia, una formula semplice di gioco, ricca di contenuti radiotecnici ed allineata alla passione comune dei suoi partecipanti per il QRP.
Cosa rende diverso il SOTA Italia da altre manifestazioni Radiantistiche:
Sebbene gli Inglesi abbiamo inventato la formula , ben presto in tutta Europa ogni nazione ha manifestato dubbi e perplessità sulla possibilità di rendere omogeneo un regolamento in paesi dove le differenze geografiche ed altimetriche sono fortemente diverse. Provate solo a confrontare il Tavoliere delle Puglie con le Dolomiti e capirete perché un regolamento chesoddisfi tutti è praticamente “mission impossibile”, ogni stato e regione Europea hanno infatti la loro caratteristica dominate nella morfologia del territorio montuoso.
Da parte nostra in Italia, abbiamo tenuto quindi diverse riunioni “ON LINE” negli anni 2003/2004 ed ogni manager Regionale ha dato il suo contributo alla discussione su cosa era meglio fare, la prima cosa decisa fu di svincolare il Diploma SOTA da un concetto altimetrico, perché era evidente che su questa base un Radioamatore della fascia Alpina era nettamente + favorito rispetto ad un altro che abitava in zone di pianura con solo qualche collina o montagna di modesta altitudine a disposizione da attivare.
Successivamente venne abolito il modo FM, praticato invero da pochi radio alpinisti e sci-alpinisti di gran pregio che sopra i 3000 / 4000 metri si potevano portare solo il palmare per ovvi motivi, ma troppo pochi per giustificare una classifica FM a loro dedicata .
Negli anni il distacco dalla formula originale del SOTA Inglese divenne sempre più netto, perché essendo gli ormai numerosi attivatori partecipanti Italiani dei QRPisti, non avremmo mai potuto accettare la clausola Inglese della potenza libera da loro imposta. Se uno vuole andare a 2.000 metri nel rifugio con 300 watt e le 2 X 16 accoppiate , è libero sicuramente di farlo, ma per questo esiste da oltre 20 anni il Contest Alpe Adria, e non era certo nostro interesse fare una inutile replica delle manifestazioni Radiantistiche già esistenti … e nota bene che a 2000 metri senza ostacoli in linea ottica, bastano 500 mW ed una 5 elementi Yagi per fare QRB medi di 500 Km in VHF ed UHF anche con condizioni scarse di propagazione.
Nei primi anni del SOTA quindi , l’Italia si è fatta fervente sostenitrice di questa linea , seguita poi anche da Francesi e Tedeschi, dove era imperativo preservare “ l’unicità del gioco “ in relazione agli stessi valori condivisi dai suoi partecipanti. Quindi introducemmo la regola dei 45 minuti a piedi dall’ultimo mezzo di locomozione meccanico usato e rendemmo obbligatorio il QRP.
Questo portò in breve tempo alla nascita del Diploma Watt per Miglio , che usa si le referenze SOTA , ma con regole ormai profondamente diverse da quelle originali volute ed “ imposte” dagli Inglesi.
Nota Bene: il sottoscritto ha rifatto 3 Volte i Manuali Italiani con l’aiuto volontario di altri Radioamatori per una traduzione Inglese da madre lingua, ma ogni volta che li mandavo a sua Maestà Britannica per l’approvazione internazionale, c’era sempre qualcosa che non andava da modificare ed ovviamente a senso unico rispetto al “loro“ regolamento. Una vera e insopportabile burocrazia culminata poi nell’assurdo di richiedere le cime geo-referenziate con il punto GPS.. forse gli Inglesi volevano fare e vendere un software cartografico sulle Montagne Europee con l’aiuto “gratuito” degli attivatori ?
Sebbene quindi da diverse parti si premeva per il riconoscimento Internazione del SOTA Italia, mi confortava il fatto però che mentre Noi in Italia battevamo in quegli anni ogni record di attivazione sia in termini qualitativi che quantitativi, in altre nazioni europee si vedevano solo collinette e attivazioni fatte a 500 metri dal parcheggio auto … francamente una presa in giro per qualsiasi radioamatore che una attivazione l’ha fatta sul serio sia in montagna che su una sperduta isoletta, sudando la fatica necessaria.
2004- 2007 Esplode la voglia di QRP e di Attivazioni
Tanto seminare del sottoscritto, convegni, fiere , sito Internet sempre aggiornato ogni 24 ore, e la preziosa collaborazione di alcuni Manager Regionali appassionati, decretarono il meritato successo delle attività SOTA in Italia, volenti o nolenti eravamo un punto di riferimento per chi amava far radio in un certo modo.
Questa è la migliore conferma che le nostre intuizioni erano corrette, e la formula del Watt per Miglio , decisamente vincente nel panorama radio per certi versi piatto e deludente soprattutto in HF.
Le nostre attività non sono mai state “Elite per Radioamatori snob”, semplicemente la formula del gioco è stata studiata per non ammettere incertezze e favorire il QRP sempre ! A molti attivatori infatti , le classifiche ed i premi interessano poi relativamente, perché il sincero entusiasmo di vivere la radio in montagna, è nettamente superiore e di per sé già molto gratificante, rispetto alle patacche e riconoscimenti da appendere in stazione come un trofeo.
Gli anni dal 2004 al 2007 segnano quindi un grande slancio per molti di Noi, le iniziative si moltiplicano, i numeri del Sota Italia decollano e senza ombra di dubbio siamo primi in Europa, gli inglesi sono un pallido ricordo rispetto ai successi nostrani, l’Italia del SOTA è al TOP in tutti i sensi !
Ma le passioni durano all’Infinito ?
Chi ha 20 -30 anni di Licenza Radioamatoriale, sa che ci sono momenti in cui la radio passa in secondo piano rispetto ad altri impegni, oppure essendo così vasta e sfaccettata la nostra attività dalle VLF alle Microonde, semplicemente si lascia un tipo di attività radio per favorirne un’altra per un certo periodo di tempo, a volte lungo anche degli anni. Nel mio caso ad esempio, che sono anche un appassionato autocostruttore , ho dovuto dilatare il mio tempo dedicato al sito Internet di Radioavventura a partire dal 2009, il Sito Web mi assorbiva anche due ore tutti i giorni, 360 giorni all’anno,e dovevo poter tornare ad accendere il saldatore che avevo tanto sacrificato per gestire il SOTA Italia, mettendo da parte la radiotecnica più genuina del fai da te, senza la quale l’esercizio della licenza di Radioamatore perde molto del suo significato.
Così è stato anche per il manipolo Bergamasco che ha fatto oltre 100 attivazioni, sono tre anni che ha mollato il colpo; in montagna ci vanno sempre, ma un po’ meno e con lo zaino “ leggero”. Tante altre figure Radioamatoriali sono entrate ed uscite in questi anni, tutti hanno dato il loro piccolo o grande contributo.
2010 Inizia la parabola discendente del SOTA Italia
Le passioni hanno quindi una data di scadenza ? sembrerebbe così a giudicare dalla costante diminuzione delle attivazioni a partire dal 2010, eppure molti giovani hanno fatto parte del SOTA Italia, sebbene la media età anagrafica dei radioamatori sia sempre più alta in tutto il mondo e non solo in Italia.
Personalmente giudico la parabola discendente del Sota Italia (“SOTA-spazio-Italia”) un aspetto da inserire nella più diffusa attività e crisi radioamatoriale a tutti i livelli, scesa al minimo storico per mille motivi: mancanza di ricambio giovanile, cambio di abitudini sociali del radioamatore, e soprattutto decadimento radiotecnico in primis.
Se nel massimo apice del SOTA Italia c’erano infatti ben 50 Attivatori, costanti, durante l’anno, a testimonianza di un’ attività comunque di nicchia nel panorama Radio, è del tutto normale che ora si passi a 10 attivatori in tempi di crisi. In fondo eravamo già pochi ma buoni , ma capaci di costruire un bel consenso in ogni caso intorno al nostro modo di fare radio !
Il Livello tecnico dei Radiomatori Oggi:
Il livello tecnico in generale non è mai stato così basso, purtroppo, come oggi, e ve lo scrive uno che non si è mai arreso, che ha sempre divulgato e condiviso con ogni mezzo la radiotecnica di base e avanzata, costruendomi praticamente tutta la stazione come un degno erede di Marconi dovrebbe fare.
Ho sempre lottato per invertire questa pericolosa tendenza a rendere banale il radiantismo a semplice attività da “ pigia bottoni”. Chi conosce la mia storia dentro e fuori dall’ARI, inclusa la nascita e conduzione del I QRP CLUB, sa quanto ho speso in tal senso. Ma vuoi vedere che alla fine vincono e restano solo loro quelli dell’eterna “prova microfono” ? Non sia mai ! Ad ogni modo la “via facile” è oggi la più seguita, rispetto alla strada difficile del QRP, e la maggior parte dei radioamatori si trova in difficoltà semplicemente a leggere uno schema a blocchi, figurarsi a costruire anche un semplice circuito … perdonatemi se amo definirmi un Radiotecnico Dilettante … ma quello io sono.
Di fronte a questa crisi di Partecipazione come reagire ?
Dopo questa breve analisi per riassumere come ed in quale contesto si è sviluppato il SOTA in Italia, occorre sempre, di fronte ai numeri imparziali ed oggettivi, porsi la domanda fatidica :
“ Siamo alle fine del SOTA o siamo ad un nuovo inizio ? Dobbiamo cambiare o resistere ad oltranza ? “
I nuovi attivatori nel 2011 propongono le modifiche + singolari al regolamento nella speranza di allargare la base di consenso e partecipazione, spesso però tali modifiche sono in contrasto con lo spirito originale del Watt per Miglio italiano, che pure ha avuto grande successo con la sua semplice formula durante ben otto anni.
Quindi, se viene meno la partecipazione del popolo QRP, l’idea è quella di aprire le porte a tutti, eliminare le regole che hanno fanno del SOTA Italia qualcosa di unico nel panorama delle attività radio, consentire attivazioni motorizzate etc etc.
Dovessimo agire come “politici alla ricerca del voto” sicuramente sarebbe una buona idea, sebbene personalmente troverei difficile, a questo punto, distinguere il SOTA Italia da altre centinaia di Diplomi esistenti. Vogliamo veramente questo ? Fra un pò, in Italia, ci inventeremo anche il Diploma dei Vespasiani !
Guardare avanti senza dimenticare le Origini
Se oggi cala la partecipazione è, secondo me, del tutto fisiologico, e anche la crisi economica ha il suo peso ( la benzina per il fine settimana costa ) e la gente si muove di meno anche per andare in montagna.
Non per questo però l’idea originale perde valore, fosse così non si spiegherebbero le oltre 1.100 cime attivate in QRP sugli Italici monti ! Direi che semplicemente siamo oggi un periodo di transizione e stagnazione anche nel Radiantismo più genuino, ed il SOTA con la sua spinta innovativa durata ben nove anni è ormai diventato come “ un classico ”, al pari di quei vecchi libri impolverati che fanno lustro, ma riposano fermi in una libreria, in attesa di nuovi lettori che abbiano voglia di scoprirne il sudore ed il fascino.
Il Dibattito resta aperto
Quindi ben vengano nuovi attivatori e giovani appassionati di radio e di montagna, che vogliano contribuire a rivitalizzare le classifiche ed il numero di attivazioni, con una sola raccomandazione però: non tradire le stesse origini che hanno fatto del SOTA Italia un Caso Radio seguito in Italia ed in Europa.
Inventiamoci quello che ci pare, discutiamo tutte le proposte, ma non omologhiamo il SOTA a una qualsiasi attività a zero bagaglio tecnico o alpinistico, viceversa preferirei chiudere i battenti, il sito Internet e dedicarmi al saldatore per il resto del poco tempo libero di cui dispongo: tre apparati HF li ho già costruiti , il quarto è in corso d’opera e per il quinto ( sarà SDR ad alta dinamica ) ho già comprato i componenti … hi !
Cordialmente, 73 !
Arnaldo Bollani IK2NBU, Fondatore di SOTA Italia
E dopo il ritiro di IK2NBU, cosa è successo?
Siamo quindi a fine 2010, quando Arnaldo IK2NBU indisse delle elezioni affinché fra i Managers Regionali SOTA Italia, che allora esistevano, venisse trovato il successore che portasse avanti la sua opera; volle che il termine “Radioavventura” scomparisse, insieme al suo sito Internet.
Secondo molti non fu una scelta felice, perché così venne cancellata d’un colpo tutta la sua storia gloriosa, una quantità enorme di attivazioni, relazioni, foto memorabili e, soprattutto, lo spirito di quanti avevano vissuto questa meravigliosa avventura, insieme a lui.
Le Elezioni portarono al successore: fu eletto Giuseppe IN3RYE, che in Alto Adige poteva avvalersi di una struttura già operativa, sebbene a livello assolutamente locale, il Mountain QRP Club.
Il 2011 fu anche l’anno più grigio, nella storia del QRP in montagna.
Anziché restare unito, il mondo di questi appassionati radioamatori si scisse in due associazioni: la prima denominata “sotaitalia” seguì per il momento la struttura del Regno Unito, della quale si parla nella lettera di IK2NBU che avete appena letto, e la seconda, quella eletta, ovvero noi MQC.
Entrambe le strutture continuarono la loro vita parallelamente, con attività praticamente assai simili ma entrambe con Regolamenti che differiscono da quello dell’originale SOTA “inglese” per le ragioni specificate da Arnaldo IK2NBU nella succitata lettera.
Entrambe fanno attività cosiddette “sota” ovvero attivita’ QRP in montagna, ma non sono SOTA.
Il resto è storia di oggi.
Non vogliamo qui parlare della struttura dei “cugini”: entrambe le realtà svolgono attività simili anche se in molti versi si differenziano.
Una valorizza il numero di attivazioni mentre l’altra, oltre ovviamente a premiare la ”quantità”, tiene conto anche della sfida al raggiungimento del risultato con l’impiego della minima potenza: WattxMiglio, appunto, come nelle nostre origini del 2002.
Sebbene Arnaldo IK2NBU non ipotizzasse, anzi, sconsigliasse la dispersione dei pochi OM interessati a questo genere di attività su più Diplomi di caratteristiche molto diverse fra loro, abbiamo creduto che questo fosse l’unico mezzo per allargare il bacino di potenziali radioamatori interessati ad unirsi a noi. E così sono nati i Diplomi DReS, il Diploma QRP Portatile e nel 2015 l’FM Montano a promozione dell’attività con il palmare in frequenza modulata (l’FM, ricordiamo che non è ammessa nel regolamento dell’altra struttura che svolge attività “sota”).
Il Club crebbe dal 2010, quando contava una trentina di “IN3” agli oltre 600 di oggi (2023), numero in continua e costante ascesa.
Nel 2013 vi fu l’opportunità di partecipare al symposium ARI VHF&Up a Ravenna, purtroppo per alcuni imprevisti non fu possibile partecipare, ma queste solo le diapositive preparate a suo tempo: Presentazione Mountain QRP Club 2013
Il resto tocca a voi, Soci e Simpatizzanti; il Club vive di attivazioni, altrimenti sarebbe solo una struttura burocratico-amministrativa che distribuisce, gratis, tessere di iscrizione, loghi e “numeretti”.
Nello spronarvi a uscire in QRP portatile per effettuare le attivazioni, vi ricordiamo che le referenze delle nostre cime non sono le stesse di SOTA, e vi esortiamo quindi a specificare che state attivando per il MQC ed a fornire ai corrispondenti le referenze WattxMiglio che potete trovare nella apposita sezione del sito.
E ora, visto che siete all’interno del nostro sito Internet, tornate indietro e visitatelo per intero: qualcosa di interessante certamente troverete.
Il Direttivo del Mountain QRP Club
05/04/2017, 28/05/2023