Uno dei principi sui quali si basa il nostro Club collima con sesto punto del Codice del Radioamatore che trovate nel nostro Regolamento:
Il Radioamatore è altruista: La sua stazione e le sue conoscenze tecniche sono sempre a disposizione dei suoi simili, del suo paese e del mondo.
Spesso mi trovo a segnalare a colleghi l’esistenza di un “blog” personale di I5SKK, nostro ex-socio di, nel quale è presente una sua riflessione dal titolo:
Il senso di ESSERE Radioamatore
fu scritta da Alessandro I5SKK il 24/08/2022 quando lui aveva già lasciato il Club da tempo.
Era stato un socio molto attivo, forse non molto come attivazioni, ma tecnicamente era, come lo è ancora, molto forte. Condivideva le sue conoscenze in tutti i modi, sul Forum, sul GEKO Magazine ma non era compreso forse perché la sua vera passione erano le valvole e tutte le sue esperienze vertevano sul loro utilizzo.
AleSKK ha un dono che a molti manca, quello della condivisione delle proprie esperienze, e questo solo per il piacere che lo scrivere gli dona.
Il fatto che la sua passione fosse poco compresa o condivisa da altri lo portò a lasciare il Club e ritengo che questo fu per noi una grossa perdita.
Mi si dice che il mondo è cambiato, che i radioamatori sono cambiati e occorre allinearsi.
Possiamo dimenticarci di tutto ma se perdiamo anche il gusto di condividere fra noi le nostre conoscenze, le nostre esperienze, positive o negative che siano, restiamo solo degli OM che amano, si, la radio ma solo perché questa ci permettere di comunicare in maniera diversa dal classico cellulare.
Avrete capito che io mi riconosco molto vicino al suo modo di pensare e lo dimostra il fatto che scorrendo gli articoli nella sezione del nostro sito QRP Experiences noterete che gran parte degli articoli recenti sono i miei.
Roba semplice, certamente nulla di particolarmente al passo con i tempi ma che certamente riflette il mio piacere di condividere.
Che poi l’esprimere le vostre esperienze lo facciate su QRP Experiences, sul Forum o inviandoci articoli per il GEKO Magazine o per RadioRivista che ci ospita nello spazio “Per un pugno di watt” non importa, basta che condividiate le vostre esperienze che non possono limitarsi alle sole attivazioni.
Sarebbe già un successo per me se quell’articolo sul suo blog, che vi invito a visitare,
http://i5skk.blogspot.com/ vi desse il modo di ragionarci un po’ su e, possibilmente, spronarvi a contribuire maggiormente al nostro programma di condivisione.
Infine, segnalo a chi fosse sfuggita la novità che da poco più di un mese è stata ammessa in via sperimentale la possibilità di operare in QRP da casa, le cui relazioni vanno inserite nel Diploma QRP Portatile. Sembrerebbe anacronistico definire una attività “casalinga” portatile, ma l’eventuale cambio dei titoli a questo diploma avverrà solo se questa sperimentazione avrà un riscontro.
Sta a tutti i tantissimi iscritti al Club che non hanno mai fatto attività in portatile dimostrare che si iscrissero non per simpatia, ma perché fanno effettivamente attività QRP senza muoversi dalle loro abitazioni.
Autocostruzione, QSO, partecipazione a contest, qualsiasi attività, non solo leggere questo Bollettino.
73, Roberto IK0BDO
2 commenti su “L’importanza di condividere”
Ciao Roberto,
sono andato a leggere il post “Il senso di ESSERE Radioamatore”
Scusa se non mi trovo d’accordo su quanto scritto da Alessandro.
Non tutti hanno la capacità/conoscenza/voglia/possibilità di progettare radio.
Seguendo quel pensiero chiunque comperi un kit e lo costruisce ( facendosi poi delle misure man mano che lo costruisce per capirne il funzionamento) è solo un radio utilizzatore perché non se l’è progettato?
Stessa cosa per chi è solo interessato a sperimentare con antenne, costruendole, misurandole, e poi magari disfandole per riciclare i pezzi per farne altre antenne.
Vada la sua voglia di valvole… ci sta, mica tutti siamo costretti a costruire con transistor e IC, ma denigrare chi non lo fa, lo trovo un tantino altezzoso e offensivo.
Quando ero più giovane (e ne avevo voglia) mi sono progettato costruito e misurato mentre costruivo, alcune cose come alimentatori, controller di rotori etc… ma mai radio, seguendo quel pensiero, fa di me solo un radioutilizzatore.
Vuol dire che scriverò al nostro Presidente,IZ4EFN Alessio Sacchi, chiedendo di trasformare il nome ARI Associazione Radioamatori Italiani in Associazione Radioutilizzatori Italiani.
73!
Mario, ti ringrazio e apprezzo la tua risposta perché la condivido. Alessandro I5SKK è evidentemente ad un estremo dell’attività di autocostruzione; la sua preferenza per le valvole è evidente, ma anche fuori del tempo.
E’ un po’ come radioamatori che insistono con le trasmissioni in AM, è evidente che difficilmente troveranno un seguito. Non per questo non è encomiabile la sua caparbietà di insistere su questo aspetto del radiantismo che purtroppo sta sparendo.