Ovvero le “leggende metropolitane” ……
Per il mio dover forzatamente restare in casa, le Chat MQC sono sempre aperte e poco fa mi è capitato di leggere questo scambio di opinioni: si parlava di long wire di varie misure e la necessità di dover aver un buon ROS nel loro utilizzo grazie ad un accordatore;
Avevo sentito spesso questi discorsi e mi avevano sempre lasciato molto dubbioso, specie se l’accordatore è fatto seriamente e soprattutto utilizzando uno schema adatto.
Io di accordatori ne ho fatti diversi: inizialmente ho usato il circuito a P-Greco, forse perché negli anni ‘50 e ‘60 il P-Greco era un classico per adattare l’alta impedenza delle “807” (chi sa a cosa corrisponde questo numero?) all’impedenza dell’antenna.
Ma poi, negli anni ho dovuto adattare impedenze quasi uguali o addirittura in salita. Ecco che, grazie a qualche “dritta” di qualche collega. ho conosciuto l’Accordatore a T. E’ talmente versatile che ho ricostruito l’accordatore QRO di stazione passando dal P-Greco al “T”.
Poi negli anni recenti ho costruito un piccolo accordatore QRP e un ROSmetro QRP che proprio per questa discussione ho voluto utilizzare per verificarne la veridicità.
Il mio accordatore ha uno switch che permette di escludere il circuito, by-passandolo direttamente.
Grazie proprio grazie a questo switch ho settato il mio FT817 a 2.5 watt, ho messo il ROSmetro collegato al carico da 52 ohm utilizzandolo come misuratore della tensione sul carico e, commutando l’accordatore nelle due posizioni, diretta ed accordo (risultato un ROS perfetto e molto stretto sui 7 MHz), ho fatto le foto, in pratica con e senza accordatore.
Senza accordatore:
Con accordatore
Le foto dicono tutto, basta notare la posizione dello switch nell’accordatore (OFF-ON) e le relative letture …. la perdita c’è si ma è dell’ordine del 3 (tre) per cento.
Praticamente nessuna perdita.
Riferimenti:
E se ci fosse ancora qualche dubbioso potrebbe sentire il parere di Alex I5EKX ……
Roberto IK0BDO