Ogni Radioamatore dovrebbe visitarlo utilizzando il link qua sopra, almeno una volta al mese, per ricordare cosa vuol dire essere un “RadioAmatore”.
Vi troveremo degli spunti di riflessione, utili per farci tornare nella realtà e godere maggiormente di quanto la nostra comune passione può regalarci.
UA1CEG/p dal sito Club 72 QRP
OK1IN dal sito Club 72 QRP
Due immagini dal sito a cui spesso vado a dare un’occhiata, fondato dal grande Oleg Borodin RV3GM che diverso tempo fa ha avuto la semp,icissima idea di raccogliere alcune stazioni che si distinguono nel’attività QRP e dato che i “72” sono i saluti in QRP, invece dei soliti 73, lo ha denominato così.
Ma queste immagini o comunque l’abbinamento fra Radio e freddo mi evocano ricordi lontani eppure così presenti nel mio animo, così ancora vivi ed emozionanti che non è nostalgia, è solo un tesoro prezioso che mi è stato affidato in dono dalla Vita e che io conservo gelosamente nel forziere del cuore….
Era forse l’inverno 1971 o 72 e mi era stato fatto il regalo del mio primo RTX, era la CB ed era il Field Master 16M, con soli TRE canali quarzati, un’antenna a stilo collegata con ben 10 m di filo NON coassiale, bensì piattina normale, di quella smontata da due walkie talkie a filo appunto, che avevo già cannibalizzato (già si intuiva come sarebbe andata a finire la mia vita tecnica….hi)e trasmettevo sul terrazzo di casa, perché l’antenna era su una basetta di compensato, in terra e se stavo fuori i segnali (ma va?…) arrivavano meglio che se stavo in casa, al caldo.
Quindi io stavo fuori, col cappotto, fermo ovviamente, al freddo, eppure…eppure il cuore si scaldava col calore di quelle voci lontane (il quartiere accanto, ma per me era lontano come le isole dei tropici), si scaldava con l’emozione di sentire e forse…forse riuscire a farmi sentire…ovviamente con 5 W un’antenna lunga 1 m caricata e 10 m di piattina non schermata, altro che QRPp…..
eppure stavo bene, ero emozionato, ero felice… era la mia prima vera esperienza in Radio con emissioni mie….
Dopo anni di ascolto di Onde Corte di Radio Budapest e Radio Mosca.
Poi seguirono anni in cui l’evoluzione si fece strada e passai ad un RX Geloso G4-220 (!!!!) con TX homemade con VFO geloso e 807 finale, ben 30/40 W, modulata di griglia schermo da un ampli di BF con ECC83 ed EL84 e lunghissimi QSO o meglio lunghissimi pomeriggi in cui mentre studiavo avevo la radio accesa e ci si scambiava saluti con due amici che stavano sui Colli Albani e con cui ci si scambiavano idee di modifiche, circuiti, descritti a parole, e sogni: il Mosley CM1, un RX che a miei occhi sembrava una sorta di Collins.
Quella è stata una stagione di fantastici sogni e di illusioni radiantistiche fatte di molto fumo, eppure che mi hanno forgiato la base, il nucleo, il nocciolo della mia Passione per la Radio.
Uniti ai QSO fatti al mattino, prima di studiare o mentre studiavo le materie universitarie (Analisi 1, Fisica1 e “, ecc.) con stazioni russe UA9 ed UA0, Valdivostok che era come dire arrivare su Giove….segnali flebili e echeggianti, via short e long path e QSO fatti con qualche W ed un dipolo, eppure fatti, goduti, vissuti intensamente.
Mai più quelle medesime emozioni, poi gli apparati sono diventati migliori, le stazioni meno raffazzonate e più affidabili, eppure quell’imprinting è rimasto e l’emozine che tuttoggi provo a ripensare a quei momenti, sono UNICHE.
Le foto del Club 72 mi portano indietro, sulle onde non della malinconia, ma di una memoria a cui devo la base che oggi godfo, la Passione per una Radio vera, pura, pulita e alle volte spartana, ma intensa come credo nessun SDR, almeno a me, possa dare.
Di tutto questo TNX!
Ale I5SKK ex I0SKK