Il percorso

Sabato 14 settembre, dopo un'ora emezza di viaggio, si arriva al passo del Vestito (1151 m s.l.m.), passo che collega la Garfagnana con la provincia di Massa. Da qui si prende una strada di arroccamento che conduce alle Cave del Fondone. Dopo circa 200m, arrivati alla sbarra che preclude l'accesso, parcheggiamo il Defender e finalmente alle ore 10:24 iniziamo il percorso che ci porterà in vetta. Mi accompagna un amico non OM, compagno abituale di escursione. Dopo circa 1km arriaviamo alla partenza del sentiero Cai33 che ci porterà al passo degli Uncini. Durante la salita attraverso una bellissima faggeta il mio compagno si deve fermare per soddisfare un'impellente necessità. Gli dico che lo aspetterò al passo. Qui il primo contrattempo: il mio amico perde i segnavia (in verità pochi e sbiaditi) e si smarrisce nel bosco. Scendo nuovamente per chiamarlo e finalmente dopo circa un'oretta lo riporto sul sentiero. Mi avvio per il sentiero 143, sentiero per escursionisti esperti per via di parecchi tratti alquanto esposti. La salita non è facile, anche per via del peso dello zaino (circa 9kg tra radio, antenna, batteria, acqua, vestiario invernale, PMR Radio Montana e ammennicoli vari). In alcuni punti si devono superare dei brevi passaggi di secondo grado. Finalmente verso le ore 15 sono in vetta. Il clima è molto fresco ma per fortuna il vento è debole. Inizio a montare il set-up. Mi accorgo subito che la propagazione non è delle migliori, in 40m lo skip è lungo, i 30m non sono ancora aperti. Riesco a fare comunque quattro qso. Nel frattempo si sono fatte quasi le 17, è tempo di riporre tutto e avviarsi per il ritorno. Decido di fare di scendere per il sentiero che ci porterà al passo del Vaso Tondo e da qui alle cave Fondone, in modo da scongiurare il pericolo di trovarsi al buio su sentieri con passaggi alquanto esposti. Verso le 20 raggiungiamo la cava e da qui un'oretta di cammino per la strada di arroccamento ci riconduce alla macchina. Partenza per il rientro in Versilia alle ore 21.

L'attivazione

Finalmente in vetta monto velocemente la verticale PAC12 e la collego al QMX. Sono consapevole che il tempo a mia disposizione è poco. Sono le ore 15. Mi accorgo subito che la propagazione è molto scarsa, ma tento in 40m anche se sento che lo skip è lungo. Collego l'amico Graziano IZ0ONL con segnali al limite da entrambe le parti. Successivamente il nominativo speciale II5LXXX con segnali ottimi ma è distante da me pochi chilometri. dopo altri tentativi infruttuosi passo in 30m. Lóperazione di risintonizzare l'antenna richiede qualche minuto ma fortunatamente mi sono fatto una tabella con le lunghezze dello stilo telescopico. Qui la situazione è migliore: collego quasi subito un om olandese e dopo una mezz'oretta un altro della Repubblica Ceca. Cerco di mettere uno spot sul cluster QMC ma il campo è scarso e la connessione lentissima e si rivela solo una perdita di tempo. Ricorro all'amico Lele IZ5JLW che mi metta uno spot ma nil. Il tempo passa velocemente e la propagazione in 30m migliora velocemente, la banda si affolla e con 3W non supero la "concorrenza". Verso le 16,50 decido di smontare tutto: la via del ritorno è lunga ed impervia. Ora capisco perchè alcune attivazioni di cime difficili non sono mai state fatte: troppo tempo per raggiungerle e quindi poco tempo operativo. La prossima volta porterò con me la EFHW multibanda autocostruita, sicuramente più performante e tutto sommato più leggera e facile da installare.

Radio: QrpLabs QMX 60 - 15m
Antenna: Verticale cinese PAC12

QSO

Attivazioni