Oggi si attiva una new-one: Monte Campione (località Campelli) in val di Scalve. Partenza piuttosto tardi (ore 7.00) per cui l’escursione inizia alle 8 dalla località Fondi di Schilpario.

Il sentiero che sale non è proprio bello, probabilmente per il fatto che la maggior parte degli escursionisti preferisce proseguire in auto per la stretta strada asfaltata fino a raggiungere il rifugio Bagozza. A tratti si presenta molto fangoso, le basse temperature hanno gelato il terreno quindi si sprofonda poco, ma al ritorno sarà un problema.

La salita prosegue tranquilla fino a riprendere la strada sterrata che porta al Passo Campelli, da lì si arriva al rifugio Campione e, dopo una breve tappa, riprendo la salita; questa volta non c’è sentiero, ma solo un punto da raggiungere. Il pezzo di percorso dal rifugio Campione alla cresta avviene lungo il costone erboso abbastanza ripido, ma una volta sulla cresta si trova il sentiero che percorre tutte le cime e arriva al Campione. Da qui, a parte ancora una breve ripida salita, si arriva alla cima.

Attivazione sofferta: in 40m il QSB era molto forte, appena iniziato ho sentito un certo numero di stazione che rispondevano, ma dopo due o tre collegamenti sono spariti tutti, il silenzio! Ovviamente il primo dubbio era legato all’antenna (nuova sperimentazione), ma non era colpa sua.

Provato a passare in 20m, ma anche lì nulla di sorprendente, alla fine ho deciso di fare la prova montando il dipolo 40m a V invertita ormai fedele compagno di molte attivazioni, ma ormai la banda dei 40m era sovraffollata e si faceva fatica a farsi sentire.

Di certo ho avuto la conferma di quanto pensassi: antenna ¼ d’onda verticale per i 40m (10.2m di radiatore e 2 radiali da 10m) consentono collegamenti a lunga distanza scavalcando completamente gli stati confinanti, infatti i collegamenti sono stati per la maggior parte Spagna, Scandinavia, Inghilterra, mentre con un dipolo a V invertita lo skip si riduce notevolmente quindi ecco Belgio, Italia, Croazia, Francia e Germania

Due antenne con target differenti, vedremo se varrà la pena portarle entrambe o meno. C’è da dire che la verticale 40m in realtà è un pezzo della verticale ½ onda per i 20m quindi mi devo portare “in più” solo i due radiali e un centrale leggerissimo.

Il tempo stava peggiorando, il vento cominciava a essere fastidioso e la strada lunga, per cui ho iniziato il rientro. Ho optato per seguire nell’ultimo pezzo la strada asfaltata invece che tornare sul sentiero fatto in salita per evitare di restare letteralmente impantanato.

Questa volta il meteo ci ha azzeccato: verso le 14 è arrivata la pioggia (che in quella valle diventa neve con una certa facilità), ma ormai ero a poche decine di metri dall’auto.

Un solo aneddoto del rientro: ho avuto il mio battesimo del fuoco con un controllo dei carabinieri. Mi è parso strano che una pattuglia di uno sperduto paesino di montagna (che mi seguiva in auto) decidesse di fermarmi proprio durante una pioggia fitta e a tratti nevosa solo perché avevo due antenne sull’auto, ma così è successo e dopo esserci accordati che fosse meglio proseguire il controllo a tetto (a me non è che fregasse molto: quelli sotto l’acqua erano loro) è saltato fuori che avevamo amici radioamatori in comune e non ci eravamo incontrati in un’attivazione per un puro caso.

Insomma, io avevo tutti documenti in ordine, loro erano curiosi e abbiamo finito con una bella chiacchierata.

Antenne:

20m - EFHW lunga 10m montata in verticale
40m (1) – ¼ d’onda verticale (il radiatore era quello della EFHW per i 20m) con due radiali da 10m
40m (2) – dipolo V invertita con vertice a 6m

Radio: FT 817 a 5w

IU2HEE, Marco

QSO

Attivazioni